Dove fare pesca subacquea nel Mediterraneo

Viaggi di pesca sub nel Mediterraneo in Italia

Dove fare pesca subacquea nel Mediterraneo

Trovare il luogo ideale per la pesca sub nel Mediterraneo non è poi così difficile: le coste italiane, anche se non regalano più i carnieri degli anni Settanta, offrono ancora avventure subacquee degne di nota, anche per neofiti della disciplina. Fondali bassi e sabbiosi, secche, caverne, grotto e rocce di ogni tipo sono lo scenario di una vita marina ricca e multiforme, che può dare soddisfazioni in tutte le stagioni.

Abbiamo scelto tre destinazioni subacquee perfette per i viaggi di pesca sub ma anche per visitare alcune delle località costiere più rinomate d’Italia, per proporvi degli itinerari capaci di unire il piacere della pesca in apnea all’esplorazione dei dintorni.

Pesca sub nel Mediterraneo: Toscana e Isola d’Elba

L’Isola d’Elba è certamente una delle destinazioni imperdibili per gli appassionati di pesca subacquea nel Mediterraneo: le coste dell’isola toscana offrono scenari da sogno in grado di accontentare qualunque pescatore, dal neofita al più esperto. La pesca in apnea è consentita ovunque sull’isola, tranne che nella spiaggia delle Ghiaie, nelle isole di Capraia e Montecristo e nella darsena di Portoferraio. Avendo l’accortezza di pescare a 500 metri dalle spiagge, la pesca sub all’Isola d’Elba è un’esperienza da non perdere soprattutto per chi ama le acque limpide e gli arbaleti lunghi. In alcuni punti, l’acqua cristallina di alcune zone dell’Elba come l’Enfola permette una visibilità che può superare i 20 metri.

I sub più esperti avranno di che divertirsi con la diffidenza dei pesci, poiché la zona è piuttosto battuta. Altre zone, come l’Isola Paolina, possono regalare belle catture anche in acque molto basse, sempre a patto che si riesca a battere sul tempo la concorrenza. Praticabile tutto l’anno, la pesca in apnea all’Elba in estate può essere notevolmente complicata dall’affollamento di turisti e pescatori, ma offre fondali straordinari e paesaggi marini che sapranno confortare l’animo di qualunque apneista.

Spostandosi verso la costa della Toscana, c’è davvero l’imbarazzo della scelta: tra il Golfo di Baratti, l’Argentario e la zona di Livorno ci sono molti posti per pescare in apnea. Chi ama la pesca in grotto non vorrà perdere un’escursione al grotto di Chioma, perfetto per la pesca all’aspetto e in tana su profondità moderate (dai 5 ai 15 metri), mentre gli amanti della pesca in acque piuttosto profonde potranno apprezzare la franata della Torre della Maddalena, alla punta estrema dell’Argentario. Qui è possibile trovare saraghi, corvine e anche dentici, da insediare all’aspetto o in caduta (tra i 20 e i 30 metri di profondità). In generale, la zona dell’Argentario è l’ideale per i pescatori con buone doti di apnea.

Chi preferisce pescare in acque basse, farà meglio a rivolgere la sua attenzione alla zona di Livorno, puntando verso Quercianella o Castiglioncello, dove è possibile incontrare muggini, spigole, saraghi, orate anche a meno di 5 metri di profondità.

Viaggi di pesca sub in Sardegna

Al netto di qualche immersione senza arbalete per ammirare i fondali delle riserve naturali di Sardegna, l’isola offre diverse destinazioni adatte alla pesca subacquea, adatte a tutti i gusti: dalla ventosa e difficile zona di Carloforte a Stintino, all’altro capo dell’isola, dove è possibile pescare orate e saraghi anche a meno di 10 metri.

Qualunque località costiera della Sardegna può regalare immersioni avvincenti e ricche battute di pesca. Ci sono i lastroni dell’Isola di Quirra, sul versante orientale, dove insediare saraghi e corvine anche di grandi dimensioni, e lo Scoglio di Peppino, all’estremità sud della splendida Costa Rei, dove si può pescare su un fondale basso sempre molto pulito, in cui la sabbia bianchissima si alterna alla roccia di granito.

Poco più a nord si incontrano le Tre Cime di Muravera, con un fondale ricchissimo che non scende mai oltre i 20 metri (e che è una destinazione molto apprezzata anche dai sub con le bombole). A nord dell’isola, in zona Golfo Aranci, si possono sperimentare l’Isola di Figarolo e la Ferrovia, cioè la zona di costa compresa tra il porto di Golfo Aranci e Cala Moresca: ovviamente, vista l’attrattività turistica della zona, questa destinazione andrebbe presa in considerazione per viaggi di pesca sub in bassa stagione, con pescate rigorosamente all’alba o al tramonto.

All’estremo nord della Sardegna si trovano diverse riserve naturali, e i loro dintorni offrono tra le pescate più ricche in assoluto: Punta Marmorata, per esempio, è nota per le dimensioni dei pesci – spesso decisamente fuori standard.

Pesca sub e non solo: viaggio in Salento

L’ultima delle destinazioni subacquee che vi proponiamo sarà certamente in grado di coniugare la pesca in apnea con delle ottime escursioni tra incredibili tesori artistici ed enogastronomici da godersi in compagnia della famiglia: stiamo parlando del Salento, la terra di Puglia tra i due mari.

Sul versante occidentale, tra Punta Prosciutto e Torre Borraco, ci si può immergere sopra fondali misti che degradano dolcemente e che offrono rocce, grotto, zone di coralligeno, praterie di posidonia e fondali sabbiosi. Con una profondità massima di 25 metri, questo itinerario è adatto anche ai pescatori meno esperti. Al largo della costa rocciosa si possono fare splendide catture anche in pochi metri d’acqua, all’aspetto o all’agguato, e oltre certe profondità è anche possibile incrociare qualche rarissima cernia.

Appena più a sud si trova il tratto di costa ionica che va da Torre Inserraglio a Torre dall’Alto, a pochi chilometri da Gallipoli. La costa rocciosa piuttosto impervia rende la zona meno trafficata rispetto alle aree turistiche, bisogna però stare molto attenti alle numerose reti da posta che i pescatori calano a pochi metri dalla scogliera. Al largo di Torre Inserraglio si possono anche ammirare (e sfruttare) dei relitti di navi che si trovano a circa 30 metri di profondità.

Sul versante adriatico, invece, c’è lo splendido itinerario che lambisce Otranto, tra Punta Palascia e Torre dell’Orso. Qui il mare di Puglia offre fondali di grotto, brusche cadute e cigliate che permettono di esercitare qualunque tecnica di pesca subacquea, dalla pesca in tana alla pesca nel blu. La pesca nel sottocosta in estate non può che risentire della forte presenza di bagnanti e imbarcazioni, ma chi ha la possibilità di spingersi un po’ oltre non potrà che apprezzare gli straordinari e pescosi fondali della Puglia.