Pescare viaggiando: tre mete per la pesca subacquea in estate

Pesca subacquea in estate: tre destinazioni in Italia

Pescare viaggiando: tre mete per la pesca subacquea in estate

Per un pescatore subacqueo l’estate è la stagione delle ordinanze balneari, dei motoscafi e dei bagnanti che affollano le spiagge, ma è anche immancabilmente l’occasione per scoprire nuovi fondali con la scusa delle vacanze.

In questo periodo i grandi predatori si affannano alla ricerca di cibo e di potenziali partner con cui accoppiarsi: cernie, ricciole, castagnole, mennole e aquile di mare si riproducono, e la vita in superficie è particolarmente animata. Tutto questo movimento può tradursi in uno scenario ideale soprattutto per chi pesca all’aspetto: la distrazione “amorosa” dei pesci e le agitate corse in branco per accaparrarsi il cibo sono occasioni ghiotte per ogni arbalete pronto a tirare.

Le ricchissime acque del Mediterraneo si fanno più vivaci lungo tutta la penisola, anche in prossimità di quelle località tradizionalmente balneari che potrebbero essere il giusto punto d’incontro tra una vacanza in famiglia e un viaggio dedicato alla pesca.

Pesca subacquea in Liguria: un’estate nel grotto

In estate la pesca in grotto diventa più avvincente: in questo periodo l’acqua è più limpida, e si può abbandonare la pesca all’aspetto per avventurarsi all’agguato e spingersi nelle tane più profonde.

Probabilmente la Liguria non è la prima regione che viene in mente quando si pensa al grotto, eppure c’è un motivo se il mar ligure viene definito un Oceano in miniatura: i fondali sono estremamente ricchi e vari, con spiagge e falesie che si alternano a immense praterie di posidonia e larghe zone di fondo coralligeno.

Gli itinerari di pesca subacquea sono decine, tra i fondali genovesi di Sturla e Quarto e le meraviglie ai confini del Parco delle Cinque Terre. Nonostante il turismo pressante e le numerose imbarcazioni che in estate viaggiano per tutta la Riviera di Levante, la pesca in apnea qui può dare grandi soddisfazioni.

Le acque di Genova offrono bellissimi fondali di grotto in cui sfidare i pesci all’agguato, e in alcuni punti anche in tana, e i fondali di Punta Rospo sono ancora più vari, con sabbia, scogli, grandi tane e grotto profondo che creano un ambiente marino ricchissimo, in cui si può praticare qualunque tipo di tecnica di pesca sub. Sori, Camogli e Zoagli offrono bellissime distese di grotto e posidonia, perfette per la pesca all’aspetto ma anche per insediare i pesci in tana.

Pesca sub in Calabria tra Tirreno e Ionio

Le aree protette non vanno guardate con ostilità, anzi: oltre a svolgere una fondamentale opera di salvaguardia e tutela della vita marina, tracciano dei confini netti che sono utili anche per la pesca sub, non solo in termini di sicurezza.

Per esempio, a nord del Parco Marino Costa dei Gelsomini, nella Calabria ionica più profonda, ci sono zone molto amate dai pescatori sub. Spingendosi una cinquantina di km a nord verso Riace e Guardavalle è anche possibile avventurarsi nei pressi di affascinanti relitti sommersi, tra cui quello di una nave lunga oltre 70 metri.

Proseguendo verso nord s’incontra il Parco Marino Baia di Soverato, l’unico in Italia in cui vivono due specie di cavallucci marini: appena a nord della foce del fosso Mortara, che delimita la zona protetta, si estende una lunghissima e ricca scogliera, conosciuta per la caccia a ricciole e lampughe.

Spostandosi invece verso la Calabria ionica, sulla Costa degli Dei, c’è il Parco Marino Capocozzo-Vibo Marina-Capo Vaticano-Pizzo che oggi si estende fino a Tropea, non a caso una delle destinazioni più rinomate tra i pescatori sub (e sede degli ultimi campionati italiani a squadre di pesca subacquea).

Pesca in estate in Sicilia, il paradiso dei sub

Quando si parla di fondali da sogno è immancabile un riferimento ai mari di Sicilia, ricchissimi di specie marine, paesaggi mozzafiato, relitti e parchi archeologici sottomarini: il paradiso di ogni sub, che sia a pesca o meno.

Tra la cala rossa di Terrasini e Castellammare del Golfo (nella foto), sulla costa tirrenica, le acque profonde sono quelle che danno le gioie maggiori. Proseguendo verso ovest, appena al di là dell’area protetta dello Zingaro c’è la spiaggia di Macari, i cui fondali sono abbastanza noti tra i pescatori sub del posto.

Nel trapanese è molto apprezzata la zona tra Marsala, il Biscione e Capo Feto, ricca di correnti ma anche di prede, mentre a sud spiccano la parte di costa compresa tra Siculiana e Giallonardo e le acque di Licata, che offre fondali misti adatti a ogni tipo di pesca sub.

C’è poi l’universo di Pantelleria: dalle navi puniche al largo di Cala Gadir fino alle profondità di Punta Spadillo, il mare dell’isola è una scoperta continua. Ii pesci più tipici, qui sono il sarago e il pesce pappagallo, ma la ricchezza dell’habitat è tale che si possono fare anche incontri inaspettati.